Trascrizione completa
Autore: Simone Putzolu
Il definire la propria strada, il scegliere quale sia la propria strada è più del semplice determinare se andare qui o li, fare una certa cosa o evitarne altre.
Si tratta di creare una vera e propria missione nella vita in modo tale che possiate svegliarvi ogni mattina spronati e motivati a fare quel passo in più, quel gradino in più, a spingervi un passo oltre.
L’avere una missione, un qualcosa che vi spinga ad agire, che vi porti a mantenere un certo status mentale, fa sì che possiate stilare a vostra volta degli obiettivi e tenere una direzione specifica nel quale percorrere la vostra esistenza.
La strada senza una meta di per sé ha ben poco valore. Rimane solo e semplicemente una strada.
La presupposizione di fondo rispettivamente al “definire una strada” o “definire la propria strada” è che per “avere una strada” è necessario possedere una meta da raggiungere.
Dovete stabilire prima di tutto cosa è che volete.
Cosa volete nello specifico?
Avete una missione da raggiungere?
Avete degli obiettivi da portare a termine?
Se non li avete ancora stabiliti è necessario che prima di tutto abbiate bene in mente cosa è che volete fare, dopo di ché la strada verrà da se.
Nella cultura giapponese si utilizza il termine Ikigai per descrivere tutto ciò che è correlato al benessere soggettivo della persona. Non ha un corrispettivo nella lingua italiana, ma può essere tradotto più o meno come ciò che ti fa alzare dal letto la mattina. Ciò che ti spinge a mantenere viva quella fiamma che ti porta a vivere la vita ogni giorno secondo uno scopo, secondo un significato profondo.
Nella cultura giapponese questo è veramente radicato.
Alti livelli di chi Ikigai paiono avere una diretta correlazione con ciò che sono sia i tassi di mortalità che i livelli di longevità.
Uno studio effettuato nel 1994 ma pubblicato solamente nel 2008, pere aver confermato questa ipotesi.
È stata studiata e monitorata una quantità di pubblico veramente vasta, di un’età compresa tra i 40 e i 79 anni. Tra le molte domande poste agli intervistati una spiccava in particolare per la sua semplicità:
“Sente di avere Ikigai nella sua vita?
Gli intervistati furono monitorati per i successivi sette anni, periodo in cui alcuni di loro morirono. Quando i ricercatori presero in considerazione tutti quelli che erano i vari livelli di rischio relativi al sesso, all’età, alle abitudini delle persone, quindi essere fumatori o non fumatori, che tipo di stile alimentare si adottava e via dicendo, si resero conto che il fatto di avere alti livelli d’Ikigai, faceva sì che vi fosse un livello di accuratezza e di predizione tale da comprendere quali sarebbero sopravvissuti maggiormente rispetto a chi no.
Infatti, lo studio fece emergere che in breve: Il 95% di coloro che avevano dichiarato di avere un qualche scopo nella propria vita erano ancora vivi dopo sette anni, contro l’83% di coloro che sentivano di non averne alcuno scopo nella vita.
Le persone di maggior successo e che sentono di avere una strada, che sentono di avere una missione e sentono di essere soddisfatti di quello che sanno, di quello che fanno e di come si comportano, hanno quattro componenti fondamentali che li caratterizzano, ovvero: Le scelte che compiano. I valori che hanno. Le convinzioni che possiedono e che hanno costruito e soprattutto, lo scopo è il significato per cui sentono di vivere.
Immaginate un atleta di alto livello…
Cos’è che spinge effettivamente una persona a voler partecipare a delle olimpiadi?
Dei sacrifici estremamente grandi devono essere compiuti per portare a termine quell’obiettivo.
Cosa è che spinge la persona a compiere tutto quello sforzo, tutte quelle fatiche?
È davvero qualcosa di disumano. Gli allenamenti che si compiano, lo sforzo mentale a cui si è sottoposti… Le pressioni sono incredibilmente grandi.
Cosa è che porta quella persona a voler conseguire un risultato così grande?
Queste persone hanno uno scopo, hanno un significato ben più profondo del semplicemente conquistare una medaglia. La medaglia di per sé, una volta raggiunta, rimane semplicemente una medaglia.
Questo naturalmente non vale solo per i professionisti o per le persone che hanno o che vogliono raggiungere grandi risultati. È una componente cardine di chiunque sia su questa terra.
I valori stanno alla base, sono le fondamenta sul quale posano le nostre scelte e le nostre convinzioni, ma per definire una vera e propria missione da portare a compimento da perseguire durante il corso della nostra vita e mantenere una certa direzione, capire come questi sono allineati e porsi determinate domande è fondamentale!
La prima domanda a cui facciamo riferimento è certamente:
Qual senti che sia la cosa più importante nel tuo rapporto con le altre persone?
Cosa c’è di più importante nel tuo rapporto con le altre persone?
Cosa rende tutto ciò davvero importante?
Continua a rispondere a queste domande fino a quando non arrivi al punto di sentire che dietro non c’è più nulla. Sentire di essere arrivato veramente a toccare il punto cardine della questione.
Per identificare il fatto di essere arrivato a tal punto potrei trovarti di fronte a quello che sarà una risposta sotto forma di “nominalizzazione”, ovvero un processo trasformato in cosa.
Un esempio potrebbe essere il termine amicizia, amore, approvazione, sincerità, socializzazione, solidarietà, appartenenza.
Il termine appartenenza, di per sé, sembra rappresentare qualcosa di statico, ma non è affatto statico. Infatti l’appartenenza é il processo di appartenere… A un insieme d’individui per esempio.
Bene. Il fatto di arrivare a un livello profondo, vi farà comprendere di aver capito veramente quello che è davvero importante per voi.
La seconda domanda certamente non è meno importante dell’altra:
Cosa c’è di veramente importante per voi nel rapporto con voi stessi?
Cos’è davvero importante nel rapporto con voi stessi?
Cosa rende quella cosa estremamente importante per voi?
Scendete a fondo fino a quando non trovate la risposta ultima. Questa si presenterà allo stesso modo sotto forma di nominalizzazione.
Infine l’ultima domanda è relativa al rapporto che c’è con il mondo che vi circonda.
Cosa è davvero importante per te nel tuo rapporto con il mondo?
Cosa rende questa cosa importante?
Rispondi a fondo allo stesso modo delle due domande precedenti, fino a quando non arrivi a concretizzare veramente il valore di fondo.
Dopo di ché, quando avrei finito e ti sarei appuntato le varie risposte, fai si che tu possa creare una delle frasi più potenti che abbia mai generato in vita tua.
Quella sarà la tua missione!
Domandati di qual è la tua missione nella tua vita?
Prendi un foglio, una penna e scrivi:
La mia missione su questa terra è…
Vai avanti continuando a formulare la frase utilizzando tutte quelle che sono le parole che hai trovato dalle risposte dettate dalle domande precedenti. Fai in modo che quelle parole formino la frase la tua missione da portare a compimento nella tua vita.
Prenditi il tuo tempo. C’è bisogno di tempo delle volte per comprendere cosa veramente vogliamo e cosa sia necessario fare, c’è bisogno di tempo…ma poi è vero anche che basta un istante, dopo che ci saremmo presi quel tempo per capire cosa veramente vogliamo.
Il punto sta qui. Se non ti poni mai delle domande volte a darti delle risposte, probabilmente la strada non lo troverei mai. Rischieresti di non riuscì mai a definirla.
Se tu hai bisogno di una missione è necessario che ti chieda cosa sia importante per te sotto il profilo delle tue relazioni, sotto il punto di vista del rapporto con te stesso e nel rapporto con il tuo mondo.
Capire quali sono i valori di base, quelli su cui facciamo maggior affidamento è estremamente importante. Questo ci aiuterà a capire che tipo di missione vogliamo portare a termine, perseguire, per poi capire che strada dobbiamo percorrere.
Molti sono preoccupati o si preoccupano di avere missione, perché pensano che questa possa limitarli.
La missione che ci prefiggiamo non deve essere necessariamente qualcosa di statico o fine a se stesso ma è tutt’altro. Una vera missione deve essere flessibile, deve essere in grado di adattarsi.
E si, può essere cambiata. La missione si evolve con voi. È un qualcosa che migliora sempre. Non è una “cosa” ma un processo in costante evoluzione.
La finalità qual è?
È lo stare bene!
Dunque perché non prendersi la responsabilità e la gioia di creare noi stessi il nostro significato?
Perché forse è quello forse ciò che veramente siamo.
Siamo noi stessi che attribuiamo il significato a ciò che facciamo, a ciò che vogliamo e il motivo per cui siamo qui noi. Siamo noi stessi i creatori del nostro mondo.
Occupati di costruire le tue missioni, la tua vita, le tue scelte, le tue convinzioni e diventa la persona migliore che puoi diventare.
Osservati nel futuro per capire se quella missione è veramente adatta a te.
Come reagirai? Come ti sentirai? Mettila alla prova.
Fai in modo che la tua missione sia a prova di qualsiasi difficoltà. Fa in modo che “quella missione” diventi “la tua missione”. Che si trasformi in parte integrante nella tua vita. Che sia un qualcosa che possa ispirare non solo te stesso, ma il mondo intero a migliorare. E se non il mondo intero, per lo meno le persone che ti circondano, che a loro volta influenzeranno altre persone, che a loro volta influenzano il mondo intero.
Pare bizzarro ma è proprio così che funziona. Uno dopo l’altro. È una catena che si forma e, questa catena, va a generare un qualcosa di unico: “Ciò che siamo, ciò che vogliamo diventare, ciò che vogliamo essere.”
Impegnati a compiere dei passi ogni giorno e mai perdere la disciplina in quello che si sta facendo.
Un giorno puoi anche perdere la motivazione, puoi averne meno è vero, ma mai e ripeto mai perdere la disciplina!
Mantieniti disciplinato e portare a termine ogni passo. Ogni gradino, ogni punto della tua vita verrà portato a compimento in questo modo e non solo potrai sentirti soddisfatto, ma sarai libero.
Finalmente libero!