Certamente poco piacevoli da esperire.
Per alcune persone davvero difficili sia da affrontare che da gestire.
Penso che la paura ricopra un ruolo veramente importante nella nostra vita, in quanto ha il compito di preservarci da situazioni potenzialmente dannose, potenzialmente deleterie per il nostro sistema.
Se ci esponessimo senza avere paura a pericoli letali, con buona probabilità non saremmo qui dove siamo ora. Ci sarebbero molte meno persone sul pianeta.
La paura allo scopo di preservarci in situazioni potenzialmente dannose e questo è bene che lo tenga strettamente a mente e in considerazione, per via del fatto che chi risponde ad attacchi di panico, solitamente, ha poca consapevolezza di dove proiettare effettivamente la paura. Di cosa bisogna avere paura.
Reagisce in modo automatico è completamente inconscio a una risposta non esattamente reale. Nonostante sia percepita reale dalla persona che lo sta vivendo per il semplice fatto che le sostanze chimiche all’interno del suo corpo ci sono, vengono rilasciate, ma il pericolo di vita non è dettato da un qualcosa di concreto.
Non c’è una tigre nella sostanza che ti sta uccidendo o che ti vuole uccidere.
Penso che ci si debba prima di tutto rendere conto che gli attacchi di panico non sono dei veri e propri attacchi, perché semplicemente non stai venendo attaccato da niente e da nessuno, se non il fatto che tu stesso o tu stessa stai generando una serie d’immagini, di suoni e di sensazioni, che ti portano poi a far sì che il tuo corpo liberi determinate sostanze.
Il rilascio di noradrenalina e di adrenalina è concreto nelle persone che sviluppano il panico, ed è per questo che si ottengono effetti e reazioni tal volta incredibili.
I vari passaggi da compiere per sbloccare o disinnescare queste tipologie di reazioni delle volte risultano complessi se non si dispone delle abilità o delle dovute tecniche, per questo reputo necessario che ci sia un qualcuno che ti possa dare una mano nell’effettuare i cambiamenti dovuti o aiutarti a capire come funziona il processo in modo che tu stesso li possa mettere in atto… Così che non si ripresentino mai più in risposta a quello specifico evento, sostituendolo poi con qualcosa di più utile e di migliore.
Generando qualcosa di diverso!
Se volessi liberarti di queste reazioni o atteggiamenti una volta per tutte, scrivimi pure e sarò felice di aiutarti in questo processo, nel mentre in questa lettura ti fornirò di tutti gli strumenti di base che ti occorrono.
Il fatto di liberarsi del panico è qualcosa d’importante.
Liberarsi di una fobia che non è necessaria in determinati contesti e che ci blocca è qualcosa d’incredibilmente necessario, ma soprattutto potente, perché ti fa letteralmente comprendere quali sono le potenzialità del tuo cervello e cosa veramente puoi fare nel momento in cui prendi il controllo della tua mente.
In modo del tutto automatico puoi riuscire a comprendere che puoi guidare dove vuoi i tuoi atteggiamenti. Guidare la tua mente, il tuo corpo e tutta la tua realtà, verso le direzioni migliori per la tua vita, senza rimanere più bloccato o bloccata in quelle che sono sensazioni che non ti servono più in quel dato contesto.
Ebbene, è fondamentale che tu lavori sulle tue immagini interne, sul tuo dialogo interno, per fare in modo che determinate associazioni vengano affievolite o eliminate se necessario.
Nel momento in cui generi un tipo di risposta, dovuto al come ti dici una determinata cosa, stai andando a fomentare un processo che non fa altro che non fa altro che auto alimentarsi. Ciò che devi fare invece è auto alimentare un processo di benessere, un processo che ti stimoli a fare sempre meglio.
Personalmente, so che il mio inconscio è protettivo nei miei confronti. Lui vuole solo il meglio per me e allo stesso modo funziona il tuo, allo stesso modo devi renderti conto che il tuo inconscio sa quando proteggerti, sa come proteggerti e sa anche sbarazzarsi molto, molto velocemente di tutte quelle che sono le reazioni non necessarie in un dato contesto e che non ti servono più.
Dunque fai in modo che ogni parola che ti dici riguardo agli eventi che potrebbero disturbarti, le immagini che ti proietti, relativamente a quelli che tu definisci attacchi di panico, eliminali! Elimina dalla tua mente tutto ciò che ti può portare a risalire o far innescare quel tipo di processo che chiami attacco di panico. Devi letteralmente sbarazzartene e sostituirlo con qualcosa di diverso e di migliore.
L’attacco di panico spesso viene percepito come un evento che accade da un momento all’altro. La persona non si rende conto che c’è un qualcosa che attiva quel processo. Il fatto d’iniziare a rendersi conto di ciò che lo attiva, può fare in modo di modificare completamente ciò che è la risposta originaria.
Il nostro cervello lavora attraverso immagini che ci proiettiamo, suoni per il quale riproduciamo ciò che magari abbiamo sentito da un’altra persona o delle cose che ci diciamo noi stessi per un qualsiasi tipo di motivo. Queste generano delle sensazioni interne che danno vita a delle reazioni a livello fisiologico.
Se io ti chiedo ad esempio: “Pensa al volto sorridente di tua madre, con buona probabilità, se avrai pensato al volto di tua madre sorridente avrei ottenuto una reazione di sorriso a tuo stesso modo, proprio perché l’immagine tende a rievocare quella sensazione, che a sua volta è collegata in un certo modo alla tua fisiologia e che per essere rievocata necessita anch’essa dello stimolo fisiologico, ovvero della riproduzione del gesto.
Quando le persone stanno entrando in panico tendono ad assumere determinati tipi di pensieri, dunque si creano determinate immagini, si dicono determinate cose e soprattutto utilizzano la loro fisiologia in un certo modo per rievocare quel tipo di sensazione, che man mano aumenta e va a creare un circolo vizioso costante, per il quale la persona, più vede quell’immagine e più si dice quelle cose e più si spaventa. Più quella situazione diventa tragica perché si pensa possa portare alla morte o a determinati tipi di condizione e più si fomenta quel circolo vizioso.
Spegnere il panico implica l’agire a livello della base con il quale con il quale noi lo attiviamo.
Se tu cambi quelle immagini, cambi quello che ti dici nella tua testa, con buona probabilità non riuscirai nemmeno a scatenare quella reazione da te chiamata “panico”, proprio per via del fatto che avrei modificato l’esperienza interna collegata a quel tipo di evento.
Molto spesso, le persone che soffrono di attacchi di panico, non soffrono di attacchi di panico per via di un qualcosa che si formano nella propria mente relativa a un’esperienza passata. Il più delle volte, quella risposta non viene neanche più considerata, ma è il problema di per sé a generare il problema.
Il fatto di pensare anche solo ad avere un attacco di panico porta la persona a entrare in panico. Perché? Perché si immaginano tutte quelle che sono una serie di conseguenze legate al ciò che si percepisce quando si entra in panico. Ciò quindi, significa, non tanto di risolvere il problema che l’ha scatenato, ma piuttosto di come la persona si approccia al panico in sé.
Il saper letteralmente “ridere dei propri problemi” li smorza in modo considerevole. Saper prendere non troppo sul serio una determinata cosa o una certa situazione implica che questa abbia un effetto minore.
Forse la frase successiva ti sembrerà strana per un secondo o due, ma continua pure a leggere senza prestarci troppa attenzione, perché questa ha uno scopo ben preciso… Ma sai, quando il tuo inconscio impara a ridere dei tuoi problemi rendili divertenti e bizzarri, proprio come farebbe un comico esagerandone alcuni aspetti e sminuendone altri e in men che non si dica otterrai reazioni del tutto nuove e migliori, proprio perché riconfigurerai il tuo approccio a tale evento, nel modo più funzionale e migliore per te.
Il panico, più cerchi di superarlo è peggio diventa, invece, nel momento in cui cerchi di scatenarlo volontariamente ti renderai conto che questo sparirà magicamente. Quanto più cercherai di sforzarti di entrare in panico e meno ci riuscirai, perché è semplicemente così che funzionano questo tipo di cose.
È come se cercassi di avere paura volontariamente di qualcosa. È chiaro che quella cosa prenderà un aspetto quasi ridicolo, proprio perché il fatto di scatenare noi stessi una sensazione molto spiacevole è controproducente, quindi il nostro inconscio tende a preservarci. Tende a portarci in uno stato di tranquillità assoluta, perché lui sa bene cosa è meglio per noi e io penso che il tuo inconscio sappia meglio di chiunque altro quale sia la reazione migliore da avere nel momento in cui sei veramente di fronte una tigre, o a un leone.
Ma nel momento in cui ti stai riferendo a un qualcosa che sta solo nella tua testa, penso che li debba fare un passetto o due indietro da quelle immagini che ti proietti è distaccartici, semplicemente…Smettendola di dirti quelle solite cose che ti dici e sostituendole con un qualcosa che ti possa rassicurare e soprattutto che ti possa far star bene.
Il tuo inconscio… adesso… leggendo le parole a una velocità più lenta… e cadenzata… seguendo l’andamento…dei punti…e rendendoti conto che con le istruzioni di base appena acquisite… può aiutarti ora, a fare tutti i cambiamenti necessari…. così che… tu puoi liberarti ora, completamente degli attacchi di panico…una volta per tutte.
Lascia che sia lui… a occuparsene per te…magari stanotte… o mentre tu starai facendo qualcos’altro…. perchè sappiamo entrambi quanto potente sia il mio e il tuo cervello…. e tu non ne sei altro che la prova 😉